L’edizione 2018 della norma EN 81-28: le principali novità rispetto al 2004

Nel 2004 è stata emanata la norma EN 81-28, a proposito delle regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori,  che spiega le caratteristiche e le prestazioni dei sistemi di allarme per tutti i tipi di ascensori. Secondo tale norma, tutti gli ascensori devono avere dispositivi di allarme dotati di un filtro in grado di eliminare l’allarme se la cabina è al piano e le porte sono aperte o se l’impianto è in manutenzione o in riparazione. Inoltre, è fondamentale che eventuali guasti o interruzioni dell’alimentazione elettrica non pregiudichino il funzionamento del telesoccorso.

Nella nuova versione della EN 81-28, rivista recentemente, viene riconfermato il tempo massimo di riconoscimento dell’allarme in 5 minuti e il tempo massimo di intervento del tecnico sul posto in 60 minuti. La norma si preoccupa di definire le caratteristiche minime che deve avere il servizio di soccorso per garantire la sicurezza degli utenti trasportati. Infatti, è necessario che i servizio di soccorso abbia risorse sufficienti e ridondate con sistemi di back up per apparecchiature hardware per gestire gli allarmi in base al numero di impianti collegati, sistemi di telecomunicazioni e risorse umane. In più, sono stati regolati in modo più chiaro i tempi e le differenti modalità dei segnali luminosi in cabina, i tre tempi principali di allarme, emissione, accettazione, pre-chiusura e la fine dell’allarme definitivo.

Un’altra importante novità é il test periodico e la sua segnalazione in cabina, che dovrà essere effettuato dal dispositivo utilizzando la stessa tecnologia e la metodica dell’allarme.

Infine, per quanto riguarda l’alimentazione di emergenza, se la batteria non è in grado di mantenere almeno 15 minuti di conversazione attiva o un’ora di autonomia, è richiesto di predisporre una modalità per informare il personale tecnico anche direttamente sull’installazione oltre all’attuale modalità di invio chiamata di batteria scarica.